Cantina Mizzon
La Nostra Storia
La storia di Mizzon affonda le sue radici in un’antica tradizione, che prende vita in un casolare risalente al 1917, dove ancora oggi si trova la cantina. È qui che, nel 1919, Attilio Mizzon inizia a lavorare la terra, coltivando ortaggi, frutta, allevando animali e producendo vino con passione e dedizione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia Mizzon decide di concentrarsi sulla viticoltura. Giuseppe, insieme al fratello e al padre, sviluppano la produzione di vino, distinguendosi fin da subito per la qualità e l’innovazione.
Grazie alla loro dedizione e ai risultati eccellenti, la famiglia Mizzon investe presto in nuovi vigneti situati nelle migliori zone della Valpolicella. I riconoscimenti non tardano ad arrivare: il loro Recioto, simbolo della tradizione vinicola locale, conquista numerosi premi, affermando l’azienda come una delle più promettenti del territorio.
La strada verso il successo, tuttavia, non è priva di sfide. Quando il fratello Giovanni viene a mancare prematuramente, Giuseppe decide di esplorare un’altra sua passione, l’allevamento. Ma il destino ha altri piani: la stessa notte in cui riceve i suoi primi vitelli, questi vengono rubati. Questo evento inaspettato segna una svolta nella sua vita, spingendolo a concentrarsi completamente sul vino. Poco dopo, Giuseppe viene incoronato “Re del Recioto”, un titolo che celebra il suo impegno e il suo talento.
Accanto a Giuseppe, la figlia Donatella madre di Nicola, gioca un ruolo fondamentale nella gestione della cantina. Con grande competenza, si occupa delle questioni amministrative, contribuendo al successo dell’azienda.
Con il passare degli anni, l’azienda continua a raccogliere premi, ma il vero rinnovamento arriva con la nuova generazione. Tra i nipoti di Giuseppe, è Nicola, il più giovane, a raccogliere l’eredità del nonno. Fin da bambino trascorreva le sue giornate giocando tra i vigneti, affascinato dal lavoro del nonno. Con occhi pieni di ammirazione, osservava Giuseppe mentre curava le viti, assorbendo le antiche tecniche di vinificazione e sviluppando un legame profondo con la terra e il vino. Quel legame, cresciuto negli anni, si trasforma in una vera e propria vocazione.
Dopo aver completato gli studi, Nicola decide di unirsi all’azienda di famiglia, portando con sé nuove idee e tecnologie, ma sempre rispettoso delle tradizioni apprese fin da piccolo. Nel 2010, prende le redini dell’azienda, introducendo innovazioni nella produzione che si affiancano ai metodi tradizionali del nonno. Questo mix di tradizione e modernità non tarda a dare frutti: sotto la guida di Nicola, l’azienda Mizzon si afferma come una delle eccellenze enologiche della Valpolicella, conquistando riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Nel 2016, dopo la scomparsa del nonno e della madre, Nicola prende una decisione audace e innovativa. Sfruttando l’esperienza e le conoscenze accumulate negli anni, introduce una rivoluzionaria tecnica di vinificazione: a partire da quell’anno, Amarone e Recioto vengono lavorati integralmente in anfore di terracotta. Questa scelta riflette il desiderio di Nicola di rispettare la tradizione, pur innovando e sperimentando nuovi metodi per esaltare la qualità dei suoi vini.
Nicola continua ogni giorno a dedicarsi con passione alla sua ricerca, concentrandosi sempre più sull’espressione del legame tra i suoi vini e il suolo da cui provengono. Il suo obiettivo è esaltare le caratteristiche uniche del terroir, destinando ciascun vigneto a specifiche produzioni che riflettano al meglio la tipicità del luogo. Questa dedizione si traduce in una viticoltura attenta e rispettosa, dove ogni dettaglio è studiato per ottenere vini che raccontano una storia autentica, legata profondamente alla terra.